domenica 8 dicembre 2019

John Lennon, un grande della musica ucciso 39 anni fa


Anche il video di una canzone ed un artista possono suscitare un gran bel ricordo e dare inizio ad un sogno. “Imagine”, la canzone più famosa di John Lennon e il video ufficiale sono il primo ricordo musicale della mia vita. Ricordo che quella musica e quell'artista seduto al pianoforte mi fecero rimanere davanti al televisore come qualcosa che riesce ad incantare, a parlare all'anima, a dare gioia, serenità. Credo che sia stato in quel momento che cominciai a sognare di saper suonare e cantare.
 

 


Quando vidi quel video Lennon era già morto perché fu ucciso cinque anni prima che nascessi. Era l'8 dicembre 1980. Mark David Chapman, un venticinquenne e suo fantomatico fan lo uccise sparandogli sotto il suo appartamento a Central Park ed evidentemente non aveva capito proprio nulla di quello che Lennon voleva comunicare anche a lui con la già citata e celeberrima “Imagine” o con l'altro famosissimo brano “All you need is love” che sono due inni alla pace, alla non violenza, all'amore.

Quella sera, alle 22:30 era uscito dallo studio di registrazione ed aveva detto che dopo essersi procurato da mangiare sarebbe tornato a casa (come se fosse una persona normale perché gli artisti che amano il loro lavoro somigliano molto nel modo di vivere alle altre persone e forse anche questo permette loro di essere amati dalla gente di tutto il mondo).
Era ignaro di quello che gli sarebbe accaduto di lì a poco.
John Lennon aveva 40 anni e morì poco dopo il suo arrivo al Roosvelt Hospital, soccorso da una pattuglia di polizia. Aveva sette ferite profonde nel torace, sulla schiena e sul braccio sinistro, ferite che lo portarono irrimediabilmente alla morte.
Era molto giovane quando morì, ma con la sua arte e le sue canzoni aveva dato molto a chi accoglieva il suo messaggio e a chi ne viene a conoscenza ancora oggi ne rimane colpito, in un mondo così pieno di guerre, violenza e odio.

Fortunatamente in un mondo dove sono molte le cose che non vanno e che dovrebbero cambiare, ci sono persone che lanciano messaggi di amore, pace, sapienza, di vita vissuta bene con valori, ideali, sani obiettivi e sono persone certamente molto diverse tra loro ma che amano il bene, l'amore, la pace, la giustizia e inviano in modi diversi messaggi positivi e di speranza per un mondo ed un'umanità migliori. Religiosi, artisti, persone comuni come Papa Francesco, lo scrittore Paulo Coeho, il cantautore Eros Ramazzotti, l'ex Beatles John Lennon e molti altri e chi pur essendo sconosciuto/a si prodiga ogni giorno con gesti piccoli e grandi e con parole che non hanno un risalto mediatico ma che cambiano il mondo anche solo per un attimo e per qualcuno e che soprattutto le anime sensibili sanno riconoscere, apprezzare e non dimenticare. Gesti e parole che cambiano in meglio noi stessi, che potrebbero cambiare in meglio anche gli altri, il mondo e conquistano un pezzo di infinito se nascono dal cuore, dalla parte migliore di noi e sono mossi dal bene, dall'amore, dalla bontà e dalla giustizia.



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