lunedì 24 giugno 2019

Fabrizio Frizzi: talento e qualità umane poco comuni che hanno conquistato l'Italia


Ci sono persone che, anche se non le si incontra mai e si seguono solamente attraverso i media perché sono degli artisti, riescono ad entrare nella vita e nel cuore di milioni di persone. Non tutti, solo pochi, conquistano sia con la loro arte ma anche con il loro modo di essere, come persone, per le caratteristiche umane poco comuni che colpiscono moltissimo.

Sicuramente uno degli esempi di tutto ciò è stato Fabrizio Frizzi, prematuramente scomparso il 26 marzo 2018 a soli 60 anni.



Figlio di Fulvio, un noto distributore cinematografico, dopo il diploma al liceo classico si iscrisse a Giurisprudenza ma lasciò gli studi poco dopo. Cominciò così la sua carriera nelle radio e televisioni private. In seguito su Rai 2, nel 1980, fu prima inviato e poi conduttore della trasmissione “Il barattolo”. Il primo programma che condusse in prima serata fu il varietà “Europa”, andato in onda su Rai 1 nel 1988. In tutta la sua quasi quarantennale carriera condusse 73 programmi diversi e tutti di successo.
 


Avevo pochi anni quando condusse, insieme a Milly Carlucci, “Scommettiamo che...?”, seguitissimo varietà del sabato sera nel quale i concorrenti si sottoponevano a prove di cultura e abilità: mi colpivano moltissimo quelle persone che avevano un'intelligenza superiore che consentiva loro ad esempio di fare astrusi calcoli matematici, di ricordare in quale pagina del dizionario fosse una parola...e quelle che avevano grandi abilità e forza fisica. Tantissime le edizioni di “Miss Italia” che condusse. “La Partita del cuore” la presentò per la prima volta nel 1992 e poi le maratone “Telethon”, trasmissioni a scopi benefici (beneficenza che lui stesso faceva in silenzio, anche quando nel 2000 donò il midollo ad una bambina alla quale salvò la vita e che volle conoscerlo). Condusse varie edizioni di “Per tutta la vita...?”, un programma nel quale due coppie di promessi sposi si sfidavano in vari giochi per vincere una vacanza ai Caraibi e un pranzo di nozze per 200 persone.



Nel 1999 fu trasmessa la fiction “Non lasciamoci più” con Deborah Caprioglio dove Frizzi interpretava un avvocato. Visto il grande successo, nel 2001, venne trasmessa la seconda edizione.

Alla fine del 2002 abbandonò la Rai e dopo una brevissima parentesi a Mediaset, condusse il programma mattutino di Rai 3 “Cominciamo bene”, insieme ad Elsa Di Gati.

Tornato su Rai 1 ebbe grande successo il gioco a premi “Soliti ignoti – Identità nascoste”. Nel 2009 tornò a condurre “Tutti a scuola”, programma trasmesso dal Quirinale in diretta su Rai 1 per l'augurio di buon inizio dell'anno scolastico da parte del Presidente della Repubblica a tutti gli studenti.

Nel 2013 partecipò come concorrente alla terza edizione del programma “Tale e quale show” condotta da Carlo Conti, arrivando al quarto posto nella classifica finale. Nel 2014 iniziò a condurre il quiz-show “L'eredità” condotto fino ad allora da Carlo Conti e, visto il grande successo di entrambi, si sarebbero alternati alla conduzione del programma. Nel 2015 condusse insieme a Rita Dalla Chiesa “La posta del cuore”, programma trasmesso nel primo pomeriggio su Rai. Fece anche il doppiatore nei film d'animazione “Toy Story” e “Cars”.

Era sempre molto piacevole seguirlo in tv non solo per il talento ma anche per il modo gentile, dolce, educato, rispettoso, sensibile, sorridente con il quale si rivolgeva ai telespettatori, ai colleghi, alle persone comuni.

Nel 2008 fu nominato Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2015 Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.



Per quanto riguarda la vita privata, Fabrizio Frizzi, seguiva il cuore e non gli importava nient'altro. Rita Dalla Chiesa aveva 10 anni più di lui e lei stessa per questo era contraria ad una storia d'amore ma Frizzi fece di tutto per conquistarla e, nel 1992, la sposò. La loro storia durò 16 anni e fu lui a crescere amorevolmente la figlia di Rita. Poi, nel 2002, conobbe Carlotta Mantovan mentre era alla conduzione del concorso di bellezza “Miss Italia” nella quale la diciannovenne, diventata giornalista di Sky Tg 24, arrivò in finale. Lei, più giovane di 25 anni, lo rese padre il 3 maggio 2013 della piccola Stella. Si sposarono il 4 ottobre 2014.



Il 23 ottobre 2017, mentre stava registrando una puntata de “L'eredità” viene colto da un malore: lieve ischemia cerebrale è il referto. Momentaneamente sostituito da Carlo Conti, torna alla conduzione del programma il 15 dicembre.

A causa di un'emorragia cerebrale muore il 26 marzo 2018: una notizia inaspettata che ha scosso tutto il mondo dello spettacolo e l'Italia intera. La camera ardente è stata allestita in Rai il 27 marzo 2018 e ricevette il tributo di oltre 10.000 persone. Il giorno successivo, in diretta su Rai 1, vengono trasmesse da Roma nella Chiesa degli Artisti le esequie che è stato molto triste e commovente seguire. C'è una frase dello scrittore Paulo Coelho molto significativa per la vita di ciascuno e che dice: “Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange”.

La persona che più soffrirà per la sua mancanza è la figlia, la piccola Stella, perché ricorderà poco di lui e non avrà la possibilità di essere cresciuta da chi voleva “esserle d'aiuto e essere per lei un punto di riferimento” ma il suo dolore potrà essere un po' lenito quando saprà dell'enorme affetto che tutti avevano per suo padre e sarà orgogliosa di essere sua figlia perché era una persona speciale.



Superando la sua evidente timidezza riusciva sempre a dare il massimo, a mettersi in gioco, ad essere un vero artista di talento. Umanamente le cose che colpivano tantissimo e che erano molto evidenti erano la gentilezza, il rispetto, la dolcezza, l'umiltà, la bontà, la sensibilità, l'educazione, l'eleganza, la simpatia sempre sincere che aveva con tutte le persone che incontrava, alle quali si rivolgeva e che ascoltava senza mai fare differenze tra persone famose, meno famose, sconosciute. Per lui le persone erano tutte importanti: da rispettare, da ascoltare, da mettere a loro agio sempre, da tenere sempre in considerazione come se ciascuna fosse la più importante del mondo, da non ferire mai. Si percepiva moltissimo tutto questo.



Di solito le persone speciali, che sono diverse nel modo di pensare e agire perché sempre mosse ed attaccate al bene vengono prese per false o stupide perché c'è più abitudine, vengono considerate cose normali e fanno notizia gli atteggiamenti di arroganza, del non rispetto per nessuno, di durezza, altezzosità, cattiveria, della mancanza di considerazione per gli altri, di insensibilità ma la cosa bella è che chi è veramente gentile, rispettoso, dolce, umile, buono, sensibile continua ad esserlo e non si lascia fermare da nulla perché non saprebbe essere chi non è, non saprebbe vivere in modo diverso, non saprebbe ferire le persone perché ferirebbe anche e soprattutto se stesso.

Fortunatamente però, ancora oggi e nonostante tutto, le persone buone lasciano il segno, colpiscono, conquistano ed è un immenso dispiacere quando vanno via da questo mondo perché con la loro presenza e il loro comportamento lo hanno reso migliore, sono stati portatori di luce, amore, e speranza che sia diverso: più umano, più giusto, più vivibile grazie alle persone che scelgono sempre e solo il bene.

Il bullismo: un fenomeno purtroppo molto diffuso


Ci sono dei fenomeni che registrano un numero elevato di casi dei quali i media parlano quasi quotidianamente: uno di questi è il bullismo. Oggi, ad esempio, il telegiornale ha riferito della notizia di un caso di bullismo al femminile: una ragazza di 18 anni, italiana ma di origini egiziane, è stata prima derisa, maltrattata e poi picchiata fino alla morte da un gruppo di sole ragazze. Sognava di diventare Ingegnere ed era stata ammessa al college: un sogno infranto ed una vita da vivere rubata da ragazze come lei ma senza cuore e senza rispetto per le altre persone.



Qualche mese fa, su internet un video postato sui social network di un bambino vittima di bullismo a scuola negli Stati Uniti è diventato virale infatti in poche ore ha ottenuto 16 milioni di visualizzazioni. Keaton Jones, questo il nome del bambino che vive nel Tennessee, piangendo espone tutto il proprio dolore per il fatto che a scuola lo deridono per il suo “naso brutto”.



Keaton è un bambino sfortunato rispetto agli altri perché a soli 11 anni ha già affrontato tanto dolore dovuto al fatto che ha avuto un tumore e un intervento chirurgico al naso per rimuoverlo, ha fatto sì che fosse diverso dagli altri. Nel video in lacrime dice: “Mi prendono in giro per il naso, dicono che sono brutto, che non ho amici e mi versano latte addosso, mi mettono il prosciutto nei vestiti, mi lanciano il pane...Perché trovano divertente prendere di mira una persona innocente e fare di tutto per essere cattivi?”



Ci si chiede quotidianamente perché sin da piccolissime le persone, con parole o gesti, fanno del male agli altri. A cosa serve? Cosa guadagnano? Perché le fa stare bene e non le fa sentire in colpa? Forse il male è insito nella natura umana per via del peccato originale ma penso che si debba cercare sempre di stare attaccati al bene, al non fare mai del male a nessuno in alcun modo, alla voglia di rispettare gli altri. Non è difficile.

Nel film d'animazione “Il gigante di ferro” i cui protagonisti sono un robot che era un'arma potenzialmente pericolosa ma dotato di un'anima e della capacità di provare sentimenti umani che lo facevano essere buono ed un bambino di 9 anni che divenne suo amico; quando stava per fare del male a causa della sua natura gli urlò: “Tu sei chi scegli e cerchi di essere”: è bello e giusto scegliere e cercare di essere sempre buoni e rispettosi.



Per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo fenomeno e sperare che le iniziative che si svolgono in quella giornata possano aiutare a debellare questo tristissimo fenomeno, è stata istituita la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo che ricorre il 7 febbraio. Anche il bullismo praticato attraverso internet è molto pericoloso e ha fatto stare malissimo tante persone, alcune delle quali hanno compiuto gesti estremi.



Penso che il fenomeno del bullismo si possa sconfiggere solo se chi lo pratica capisse che per un motivo o un altro siamo tutti diversi da un lato ma dall'altro siamo tutti simili perché esseri umani con cuore, mente e anima che devono spingere sempre a rispettare tutti, anche e soprattutto le persone più fragili e sensibili, a non fare mai del male a nessuno e in nessun modo, a vivere serenamente ed in pace con tutti, a non sentirsi mai migliori degli altri, a rispettare il dolore di chi ha sofferto o soffre e non ha bisogno che gli altri aggiungano altro dolore per stupidaggini.

Un libro sull'argomento: "Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo" di Ersilia Menesini, Anna Nocentini, Benedetta E. Palladino