giovedì 2 gennaio 2020

Lo Smarthphone, il cellulare dalle infinite possibilità simile al computer


Ricordo quando, nei primi anni '90, arrivarono in Italia i primi cellulari contenuti in grandi scatole e che erano grandi, pesanti e con uno schermo costituito da solo una riga di testo.
Poi, a poco a poco, sono diventati più leggeri e lo schermo era un po' più grande; in seguito arrivarono quelli a colori e con una fotocamera che facevano presupporre che non ci sarebbero potute essere nuove innovazioni, senza sapere che ancora il meglio sarebbe dovuto arrivare.

Come per i primi cellulari, anche il primo smartphone in assoluto che si chiamava Simon, che fu progettato dalla IBM nel 1992 e commercializzato nel 1993, non aveva molte funzioni: oltre a quelle telefoniche incorporava calendario, rubrica, orologio, block notes, e-mail e giochi (come i cellulari di terza generazione).

Dai primi anni 2000, l'evoluzione degli smartphone più moderni è dovuta al fatto che questi dispositivi possono essere arricchiti con numerose applicazioni scaricabili da un sistema basato su Java o in seguito con Store dedicati: App Sore di Apple, il Google Play Store per Android...
Come i computer sono dotati di un sistema operativo che ad essi li fa somigliare molto.
 
 


È possibile navigare in internet con il browser, scaricare applicazioni, video, immagini, musica, libri, leggere e scrivere e-mail, gestire un ampio archivio grazie alla memoria espandibile, fare foto e video di qualità e visualizzarli direttamente sull'ampio schermo del telefono, “messaggiare” con WhatsApp, visualizzare mappe, caricare musica ed ascoltarla con le cuffie o gli altoparlanti come se fosse un lettore mp3, ascoltare la radio, acquistare le App di cui si necessita, registrare suoni ed ovviamente telefonare, inviare messaggi, gestire la rubrica, segnare promemoria, visualizzare il calendario...

Non ho mai amato molto i cellulari ma da quando sono diventati molto simili ai computer, con tutte quelle funzioni, la grande portabilità e maneggevolezza devo dire che lo smartphone di oggi mi piace moltissimo perché mi sono sempre piaciute le cose che racchiudono in sé più cose, come la vita, e che consentono di fare molte cose diversissime tra loro.

Una delle cose più belle della tecnologia è che semplifica tutto ed essa stessa si semplifica infatti fino a poco tempo fa l'unico modo, complesso e costoso, che esisteva per collegarsi ad internet era quello di avere un computer, una linea telefonica di rete fissa, un modem, il provider (il fornitore di servizi internet) e capacità almeno di base sull'utilizzo del pc.
Oggi invece bastano solo uno smartphone, la connessione dati e tutto è molto intuitivo e semplice: sorprendente.

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