sabato 4 gennaio 2020

Il gatto più piccolo del mondo

Gli animali molto spesso riescono ad essere protagonisti di notizie che fanno il giro del mondo, ad esempio quelli che salvano qualcuno da un grave pericolo, quelli che aiutano a fare le ricerche di una persona scomparsa, quelle che si affezionano così tanto al loro padrone ed alle abitudini quotidiane tanto da andarli a cercare nei posti nei quali sanno o credono di poterli trovare. Tutte cose, queste, che fanno meritare loro di diventare così famosi nel mondo.

Ci sono poi notizie meno valorose che li riguardano e che a volte hanno per oggetto le loro dimensioni, che non corrispondono alle misure standard o per altre caratteristiche come: quello più bello, il più brutto, il più grasso... Ad esempio esiste un gatto molto particolare che forse non tutti conoscono: il gatto più piccolo del mondo.

Il suo nome è Pixel (nome derivato sicuramente dal fatto che il pixel è l'elemento più piccolo che costituisce un'immagine), è alto solo 12,7 centimetri ed appartiene alla razza Munchkin nota come il “gatto bassotto”. Per la sua singolarità, ha ricevuto la proposta per entrare nel Guinness dei primati. Gli esperti in materia, si stanno interrogando sul motivo per il quale questo gatto sia rimasto così piccolo e non è l'unico.
 

La madre di Pixel è alta solo 15,25 centimetri. Questi animali hanno un carattere molto affettuoso e vorrebbero giocare sempre.

Come i cani, anche i gatti sono i più numerosi animali da compagnia che trovano posto nelle case delle famiglie di tutto il mondo e che lasciano ricordi indelebili. Ad esempio dell'infanzia ho i ricordi di Taddea, la gatta di mio zio, che definivo scherzosamente la “gatta juventina” perché era bianca e nera: si arrampicava ovunque, anche fin sopra le tende, autonomamente chiedeva di uscire, stava fuori molto tempo e poi ritornava; quando faceva freddo correva per mettersi davanti alla stufa quando veniva accesa, passava inverni interi sopra il televisore per stare al caldo, amava la compagnia, giocare e non lesinava graffi a chi la infastidiva. Si dice che i gatti capiscano quando stanno per morire e non tornano a casa: Taddea, dopo 10 anni di ritorni, non è più tornata.

Le uniche cose che potrebbero dar fastidio nel tenere i gatti è il fatto che si arrampicano ovunque, graffiano tutto e lasciano peli ovunque, soprattutto se non si tolgono quotidianamente quelli superflui ma per il resto sono: puliti (non lasciano cattivo odore in casa, fanno i loro bisogni nella lettiera e si preoccupano di sotterrarli), autonomi, affettuosi e giocherelloni.

I gatti adulti e dalle dimensioni standard suscitano moltissima tenerezza ma certamente quelli “cuccioli” e cioè nati da poco ne suscitano molta di più e se si potesse avere un gatto che rimane così piccolo per sempre, sarebbe veramente una cosa meravigliosa.

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