giovedì 28 maggio 2015

Una storia di immenso altruismo

Qualche anno fa venne raccontata da tutti i giornali, i telegiornali e le trasmissioni che trattano temi di attualità, la storia di una donna che morì perché aveva bisogno di un trapianto di midollo e l'unica persona che avrebbe potuto donarglielo era la sorella, che negò di sottoporsi all'intervento che avrebbe potuto salvare la sua consanguinea perché erano litigate. Fu una notizia che nell'ascoltarla trasmetteva tantissima tristezza al cuore. Fortunatamente esistono anche le storie di immenso altruismo. Un pastore di Varzo (Verbania), Walter Bevilacqua, che viveva tra le montagne, sottoposto a dialisi a causa dei reni ammalati, era in lista d'attesa per sottoporsi al trapianto di reni donati da un donatore compatibile. Quando arrivò la chiamata dall'ospedale che gli comunicava che era stato trovato un rene compatibile ha detto: “No, grazie!” (conoscendo ovviamente quale sarebbe stata la conseguenza del suo diniego). Ha rifiutato per lasciare il posto a chi ne avesse avuto più bisogno. Il Parroco di Varzo, Don Fausto Frigerio, ha riferito alla stampa che il pastore prima di morire aveva detto: “Sono solo, non ho famiglia. Lascio il mio posto a chi ha più bisogno di me, a chi ha figli e ha più diritto di vivere“. Una frase, questa, che fa commuovere, che fa capire quanto capace di amare sia una persona, quanto questo pastore sia stato immensamente altruista, di un altruismo che non ha limiti ed è il più grande che ci sia perché ha dato la sua vita, che riteneva fosse meno valorosa di quella di una persona sposata con figli perché pensava avesse più diritto di vivere di lui in quanto lui era solo e non aveva figli che avrebbero pianto per la sua morte. Sicuramente chi ha letto o leggerà questa notizia, sarà immensamente triste per la morte di questa persona così altruista perché di persone che pensano agli altri (anche nelle piccole cose) prima che a se stessi purtroppo non sono molte, ma allo stesso tempo questa storia di straordinario altruismo riempie il cuore di gioia per due motivi: per il fatto che, per chi crede nella vita dopo la morte, questo pastore per questo grandissimo gesto, in qualche modo continua a vivere ancora e poi fa capire quanto importante sia (nelle piccole e grandi cose) essere altruisti, una cosa che, comunque vadano le cose, da più valore alla vita.

Nessun commento:

Posta un commento