Ogni festa, sacra e non,
ha i suoi significati che molto spesso stridono con la realtà
vissuta nel mondo ma che rimangono per essere come un modo per
riflettere e cambiare le cose in positivo anche se non è facile ed
un cambiamento immediato o futuro non è assicurato. Una di queste
feste è celebrata l'8 marzo: la festa della donna.
In quanto all'origine di questa festa conosciuta anche come la giornata internazionale della donna ci sono varie motivazioni: l'iniziativa fu presa per la prima volta negli Stati Uniti nel febbraio 1909 dal Partito socialista americano. Non si sa perché sia stata scelta quella data anche se fino al 1921 erano diversi i giorni scelti per questa festa in base ai singoli Paesi.
Nel 1921 a Mosca venne confermata come unica data l'8 marzo in commemorazione della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo del 1917.
Nonostante siano queste
le origini di questa festa, in altri Paesi si fa riferimento ad un
episodio di alcune operaie americane che furono chiuse nella fabbrica
nella quale lavoravano dal padrone per vietare loro di partecipare ad
uno sciopero e che persero la vita a causa di un incendio l'8 marzo
1857; a scuola ricordo che nell'ora di storia ci venne insegnata una
differente versione dei fatti molto simile alla prima: un rogo
avvenuto nel 1911 a New York nel quale persero la vita 134 donne in
una fabbrica di camicie (che ancora non esistevano) l'8 marzo, ma in
realtà i fatti avvennero in febbraio.
È tradizione regalare in quel giorno un fiore particolare: la mimosa la cui scelta risale al 1946 perché è un fiore di stagione e costa poco e proprio per questi motivi fu scelto dalle organizzatrici delle celebrazioni romane.
A prescindere dalle
origini, dalla tradizione di regalare la mimosa, quello che resta è
il significato di questa festa: dare valore e rispetto alla donna, un
valore ed un rispetto che molto spesso non vengono riconosciuti in
nessun luogo infatti quotidianamente i media riferiscono di varie
violenze e sono molte quelle nascoste e silenziose che avvengono in
ogni parte del mondo: violenza fisica, psicologica, economica,
sociale che riducono la donna come se fosse un oggetto, priva di ogni
forma di rispetto e di un posto nel mondo, cose che offendono molto
la sensibilità che è maggiore rispetto agli uomini e che quindi le
fa soffrire molto.
Chissà, forse un giorno le cose cambieranno in meglio si spera anche grazie a questa giornata che ricorre ogni anno e che dovrebbe innanzitutto far riflettere, con la speranza che questa meditazione dia come frutto una vita migliore per tutte le donne del mondo che tanto hanno lottato, lottano e lotteranno ogni giorno per ottenere quello che spetta loro di diritto: la dignità, il rispetto ed il posto che scelgono nel mondo in quanto esseri umani, cosa molto spesso dimenticata.
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