Mia
Martini era una cantante che riusciva a conquistare l'attenzione di
chiunque la ascoltasse e la vedesse interpretare le canzoni.
Io
l'avevo vista in televisione tante volte ed ascoltavo le sue canzoni
alla radio e quando quel giorno di maggio sentii la notizia della sua
morte ero molto triste perché anche se avevo solo quasi dieci anni,
quella cantante mi aveva colpito per il suo modo unico di
interpretare le canzoni e per i testi molto significativi dei suoi
brani.
Era
il 12 maggio 1995, quando Mia Martini (detta anche Mimì) morì a
soli 47 anni. Era a casa sua, a Milano, deceduta per arresto
cardiaco. A questa causa di morte non crede la sorella, Loredana
Bertè, perché sembrava fosse stata picchiata e lei sapeva anche da
chi. Oramai sono passati tanti anni e credo che sicuramente la verità
non verrà mai fuori.
Mia
Martini nacque in Calabria e a cantare cominciò da piccola,
partecipando a vari concorsi canori. Il grandissimo successo, che fu
internazionale, arrivò nel 1972 con la canzone "Piccolo uomo".
Purtroppo nella sua vita ha sofferto molto a causa di un padre che
non la voleva, che non accettava la vita che aveva scelto e cioè
fare la cantante perché avrebbe dovuto condurre la vita che lui
aveva deciso per lei, che la considerava solo "una bocca in più
da sfamare", tutte cose che l'artista cantò nel brano "Padre
davvero". Altro motivo che le cagionò molta tristezza era la
sfortuna in amore, in particolare la sua storia con un cantante con
il quale avrebbe voluto costruire una famiglia, ma lui non volle e le
diede molti dispiaceri che le causarono uno stress così grande da
perdere la voce e doversi sottoporre a due interventi alle corde
vocali che le cambiarono il timbro, infatti prima aveva una voce
molto limpida e poi divenne roca.
Mia
Martini cantava solo canzoni che la rappresentassero ed infatti due
brani che ha ispirato per le sue brutte esperienze con gli uomini
(prima con il padre) e poi con le sue storie infelici e il desiderio
di avere un uomo che la amasse veramente e che fosse diverso da
quelli che aveva conosciuto sono: "Gli uomini non cambiano"
e "Almeno tu nell'universo", due capolavori dai testi molto
profondi ed emozionanti.
Altro brano famosissimo fu "Minuetto", scritto per lei da Franco Califano.
Altro brano famosissimo fu "Minuetto", scritto per lei da Franco Califano.
Come
se queste sofferenze non bastassero, la sua carriera subì un duro
colpo quando qualcuno (evidentemente senza cuore) mise in giro il
pettegolezzo che Mia Martini portasse sfortuna. Nonostante ciò lei
non si arrese perché era un'artista che ha fatto della musica la
ragione della sua vita e nel 1989 conobbe la rinascita artistica con
la canzone "Almeno tu nell'universo", ispirata da lei agli
autori, interpretata con tutta l'anima e il cuore e che faceva
trasparire la sua passione per la musica che era veramente tutta la
sua vita. Conobbe anche tanta solitudine, infatti in un'intervista
tristemente diceva che riceveva telefonate solo di lavoro. Aveva solo
la musica e chissà quante altre canzoni immensamente significative,
veritiere ed interpretate come solo lei sapeva fare avremmo potuto
ascoltare se non fosse morta venticinque anni fa. È stata un'artista
unica che non sarà mai dimenticata.
Purtroppo,
a volte, nella vita sono tante le cose che fanno soffrire: persone
sbagliate vicine che sanno solo fare stare male e voler imporre la
vita che devi fare (cosa che fa solo chi non sa vivere, è cattivo e
non è intelligente perché se lo fosse capirebbe che ogni persona ha
il diritto di costruire e vivere la vita che sceglie in base alla
propria indole, alle proprie passioni e a quello che la renda più
felice e serena), persone che non amano chi hanno accanto e non
rendono felici, solitudine che a volte, per vari motivi, è totale e
cattiverie che molto spesso qualcuno mette in giro per annullare una
persona e denigrarla.
Quando sfortunatamente si ha una vita così, a mio parere le uniche cose che possono lenire il dolore che si avverte sono: la fede, una passione che diventi la propria ragione di vita, l'amore che si deve dare anche se non lo si è mai ricevuto o non viene ricambiato e vivere di tutto quello che di bello amiamo e riusciamo a costruire nella vita.
Solo così, comunque vada, saremo vincenti e mai perdenti perché la nostra vita avrà avuto un grande significato e non sarà stata vana perché non ci siamo arresi alle avversità ed abbiamo coltivato una vita che noi abbiamo scelto, una vita migliore di quella che avevamo trovato nascendo e di quella che qualcuno ci voleva imporre.
Quando sfortunatamente si ha una vita così, a mio parere le uniche cose che possono lenire il dolore che si avverte sono: la fede, una passione che diventi la propria ragione di vita, l'amore che si deve dare anche se non lo si è mai ricevuto o non viene ricambiato e vivere di tutto quello che di bello amiamo e riusciamo a costruire nella vita.
Solo così, comunque vada, saremo vincenti e mai perdenti perché la nostra vita avrà avuto un grande significato e non sarà stata vana perché non ci siamo arresi alle avversità ed abbiamo coltivato una vita che noi abbiamo scelto, una vita migliore di quella che avevamo trovato nascendo e di quella che qualcuno ci voleva imporre.
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